I miei migliori viaggi non hanno foto
Ho fatto molti viaggi, con mia figlia piccola, quando “i tempi erano diversi”.
Diversi in tutti i sensi. Il fine spesso, era fare conoscere il mondo a lei.
Ogni viaggio ti lascia dentro qualcosa, sicuramente “cresci”, in cultura, in conoscenza, in sicurezza personale. Messico, Santo Domingo, Cuba, Emirati Arabi, Dubai, Barhain, Grecia classica e moderna, l’Egitto con il suo mare cristallino e la sua meravigliosa passeggiata notturna, nel deserto del Sinai, la notte del 31 Dicembre. Quella che fecero i Re Magi, per arrivare poi il 6 Gennaio a Betlemme. Capitali Europee. E l’Italia, le bellissime cinque terre, con il cammino degli innamorati, Portofino, la Sardegna la Costiera Amalfitana.
In quest’ultima era Pasqua, avevo vestito mia figlia, con un bel vestitino a fiori leggero ed invece, per la prima volta, c’era la neve sul Vesuvio. Le crociere in barca, quest’ultima dedicata a lei, Swan, cigno, per lei la nostra ballerina classica. Le isole Italiane le più belle, alle Eolie mangiavamo pesce portato direttamente a bordo da pescatori locali. Non ho foto. Se non qualcuna cartacea. Prima si usava così, forse le ultime con mia figlia alle Maldive per ben due volte in un anno, furono scaricate in un Computer, ma non esistono più neanche quelli.
I viaggi sono nella testa e nel cuore.
Ora spesso sono per lo più per scattare foto, siamo ormai, chi più chi meno, tutti vittime di questa ormai dilagante consuetudine. Il bello è quello che ti lasciano dentro i viaggi.
Ho degli aneddoti che tengo dentro di me, più impressi di qualsiasi foto. Mia figlia che a sei anni in Messico scala la nota piramide di Kukulcan, a Chichèn Itzà, nello stato dello Yucatàn, ora definitivamente chiusa perché pericolosa. Io felice che lei l’abbia scalata 24 metri d’altezza 91 gradini per lato, che con quello finale fanno 365, come i giorni dell’anno. I Maya erano grandi matematici. La piramide così ripida e gradini così piccoli che si poteva scalare solo salendo di profilo, facendo, una sorta di slalom, questo perché l’antico popolo Maya, non permetteva che si potesse salire guardando direttamente di fronte il loro Dio Kukulcan (il serpente piumato) era una mancanza di rispetto. Nel sito archeologico di Tulum invece, l’unico costruito sul mare e non nella foresta Amazzonica, mia figlia ad un certo punto decide di mettersi al riparo dal sole a nostra insaputa. Due minuti di panico e poi la ritroviamo, seduta su una pietra in una antica e piccola costruzione in pietra, la guida ci spiegò che li si siede vano i messaggeri degli dei. Fu un sollievo ritrovarla, presi come buon auspicio che lei si fosse riparata in quel posto magico.
Prima ho parlato della cammellata del 31 dicembre nel deserto del Sinai in Egitto, li mia figlia ha urlato tutto il tempo perché i cammelli emettevano versi è cattivo odore, debbo dire che era la sincera verità.
In Egitto e nel Mar Rosso ha fato anche il battesimo del mare, con la prova di immersione. Ma ciò non le apparteneva.
Passiamo alla Grecia Classica, dove abbiamo potuto effettuare il tour dell’Argolide.
La bella Micene costruita con pietre ciclopiche, che nessuno si spiega come possano essere state portate fino lì in cima. Misteri. La tomba di Agamennone e Clitemnestra. Un sogno nel passato, negli studi delle scuole primarie. Ricordiamo ancora con stupore i primi ferri chirurgici, appartenuti al primo medico della storia nientemeno che a Ippocrate.
Ed in ultimo la meraviglia dell’Argolide il teatro di Epidauro. Che mia figlia se lo ritrovò a studiare al ginnasio. Esempio di architettura classica, mai riuscita ad essere riprodotta neanche in tempi moderni. Costruito nel 350 a. C. Capienza 15.000 posti. Presenta una particolarità suggestiva, esempio di acustica perfetta. Ossia lo spettatore che è seduto in prima fila ha la stessa percezione del suono, dello stesso che è seduto nell’ultima fila dell’anfiteatro. Studi moderni non riescono a spiegare questo fenomeno. Se si fa cadere una monetina al centro dell’orchestra, viene percepito il suono in ogni angolo del teatro fino in cima, superfluo dire che con mia figlia abbiamo fatto tutte le prove delle monetine!
Una cosa che però mi rimproverava a suo tempo è che molte sue amiche facevano viaggi diversi dai suoi, ossia in Messico il bagno con i delfini e lei invece a vedere i siti Maja. Ho provveduto però poi a farle fare il bagno con i delfini, durante un giro in catamarano a Cuba. Non sia mai si dicesse che fossi una madre pesantona!
Potrei scrivere ancora decine di pagine ma poi non sarebbe più un blog bensì un libro. Grazie a chi ha avutola pazienza di leggere questi miei ricordi. Scriverli mi ha scaldato il cuore.
9 Commenti
Patrizia
Sempre belle
Angela Celli
Grazie Pat❤️
Angela
Mi hai fatto piangere!!! E sono dal parrucchiere e non voglio farmi vedere!!!
Ti voglio bene♥️
Silvia
Che bei ricordi 😍 Grazie ❤️
Roberto
Bellissimo articolo
Angela Celli
Grazieeee
Mariangela Celli
Grazieeee 1000❤️❤️❤️
RobertoeGioia
Diciannove anni sono passati, ma abbiamo ancora ben presente nei nostri cuori quei momenti bellissimi e spensierati. La valletta Silvia nel frattempo è diventata una donna!❤️
Mariangela Celli
Che bello che l’abbiate letto! Scrivo con il cuore, dove ci siete anche voi ❤️. Grazie🙏