Gli ultimi giorni di ferie di un Professore
Questi sono i giorni del limbo, per noi prof. una specie di purgatorio, da cui sei arrivato però dal paradiso, ma sai che sei destinato all’inferno e non certo per colpa degli alunni. Quest’ultimi, li ho avuti di ogni specie, colore, religione, estrazione sociale, compresi quelli che se non li tenevi a scuola, con qualsiasi mezzo, erano destinati alle patrie galere. L’inferno è la scuola italiana. Torniamo a scuola e ricordi a malapena i loro nomi. Queste lunghe ferie ( che poi tra la maturità, i recuperi, le telefonate per assicurarti che, chi debba recuperare, si stia leggendo almeno il primo paragrafo degli appunti) ergo così lunghe non sono.
Io nella fattispecie, ne ho tormentato uno in questi giorni, tanto per dirvi…perché gli voglio bene.
Dunque dove voglio andare a parare? Presto detto.
La scuola Italiana consta di circa 800 Mila docenti in organico, di cui però 100 Mila sono supplenti ( in età anche avanzata).
Questi supplenti tali resteranno!
E sapete perché?
Perché vengono licenziati l’8 di Giugno e poi riassunti ad Ottobre, se tutto va bene.
Ordunque, avete idea di quanti soldi risparmia lo stato sullo stipendio di 800 Mila Poveri Cristi, non retribuendoli per 4 o 5 mesi?
I tapini ahimè ,non si possono purtroppo dare una degna ubicazione, in quanto non possono chiedere neanche un mutuo, essendo a tempo “determinato”
Lo stipendio medio di un Prof . è di circa 1.300 € , quindi per 4 e poi per 100 Mila. Fatto il conto? Sono tanti soldi.
Meschini loro (…)poveri i miei colleghi supplenti.
Pensate che noi non vorremmo essere equiparati ai colleghi europei, che guadagnano 5000€ al mese?
Certo che si!
La scrivente è arrivata ad uno stipendio poco più alto, dopo 33 anni di onorata carriera ,compresi 10 anni di Facente Funzione (vicepreside).
Certo, dovremmo fare il rientro pomeridiano, come si fa in tutta Europa, America, Isole comprese!
Ma poi bisognerebbe costruire le mense per gli alunni,si spenderebbe troppo di energia elettrica e di riscaldamento.
No meglio lasciarli in giro il pomeriggio, i nostri studenti, “buttiamoli a mare” per tre mesi. Che quando tornano non si ricordano nemmeno che classe fanno.
Perché tanto di quello si tratta!
Intanto non vi preoccupate, noi continuiamo a stare in classi pollaio, dove a volte stiamo in piedi , non ci possono mandare ne’ sedie ne’ banchi, pare che non ci siano soldi.
Arriveremo a portarci la sediolina da casa. Oltre al registratore, al Computer al cancellino, al video proiettore.
Le macchine dei prof. sono spesso dei ripostigli, dove nel portabagagli, c’e tutto ciò.
Intanto si continua a giocare a Risiko: a me il Kamchatka, a te l’Uzbekistan…e così via…tanto i giovani più sono ignoranti e meglio è, per i Risikanti…capite a me!
Concludo dicendo che invece, in Giappone gli unici che non si debbono inchinare davanti all’Imperatore, sono proprio i Professori.
Touchè.